Paciullo è un’artista poliedrico. Attore e conduttore. Due ruoli diversi ma con tantissimi tratti comuni.
“Sono due ruoli, sicuramente, diversi ma allo stesso tempo molto importanti e significativi per il mio essere.
Il ruolo del conduttore mi permette di giocare e scherzare. Il ruolo di attore, ruolo che faccio esattamente
da quando avevo 16 anni, è viscerale. Impersonare un personaggio, come ad esempio un cartone, come mi
è capito di fare in passato, ti permette di conoscere delle persone e personaggi che non ti sono vicini e di
esplorare mondi nuovi che non ti appartengono direttamente. Quindi direi che non mi sentirei di
abbandonare nessuno dei due perché fanno parte della mia persona”.
Un presente pieno di programmi televisivi e radiofonici.
“Sto facendo radio-tv quindi si può dire che da questo punto di vista sono fortunato perché non sono
costretto a fare una scelta. Se dovessi, invece, fare una scelta, anche se sono due mondi meravigliosi,
probabilmente sceglierei i programmi televisivi. Anche se la radio la possiamo considerare una mia
“costola” che con grandissimo sacrifico, dovendo scegliere, abbandonerei”.
Formazione. Questo elemento da più parti è l’elemento che contraddistingue un bravo attore da altri. Ma
la differenza, probabilmente, lo fa la sensibilità dell’attore e ciò che riesce a trasmettere nel suo lavoro.
“Un attore deve essere sensibile ed in grado di far trasparire le proprie emozioni. Io credo che la sensibilità
sia l’arma predominante per far si che un attore si possa esprimere al meglio. Ovviamente non è detto che
tutti gli attori siano sensibili e quindi credo serva tanto studio. La scuola e l’esperienza ti portano ad
esprimerti in un certo modo davanti ad un pubblico, che sia esso al teatro o in televisione o al cinema”.
Sempre più giovani che oggi vogliono affacciarsi al mondo dello spettacolo sono convinti di poterlo fare
passando per un reality ed un qualcosa di non strutturato. Ma tutto va formato. Tutto deve essere
opportunamente centellinato. Anche se, non sempre lo studio basta.
“Non vanno mai fatti passi senza aver prima studiato, reality compresi. È fondamentale crearsi prima un
bagaglio di esperienza. Oggi invece accade sempre più il contrario. Vediamo gente che fa reality, e poi, una
volta fuori, cominciare a studiare. Credo che sia l’errore più grande che una persona che vuole affacciarsi a
questo mondo possa fare. Se ti butti subito su un reality, senza preparazione e formazione, poi dopo devi
dimostrare e se non sei pronto rischi seriamente di bruciarti. Conosco tante persone ed amici che sono
veramente bravi che però non sono riusciti ad arrivare lì, dove meriterebbero. È fondamentale studiare,
avere una preparazione. È importante la scuola in questo senso e realizzare un proprio percorso. La gavetta
è decisiva in questo senso. Più grande è il bagaglio, più dopo puoi dimostrare. Se entri con un beauty case,
invece, ti ritrovi con nulla da dimostrare”.
Ogni attore, ogni artista, trova nei colleghi o in quelle persone care l’ispirazione per perseguire un
obiettivo.
“Ci sono dei personaggi che hanno segnato un po’ il mio percorso. Jim Carrey su tutti. È un attore che io
amo. Mi riconosco molto nel suo essere brioso e brillante. Parliamo di un personaggio straordinario che
ammiro molto. Se dovessi, invece, indicarti degli artisti italiani, il primo che mi viene in mente è Paolo
Bonolis. Adoro il suo modo di fare ironia e di condurre. Inoltre, mi piace Fiorello ed il suo modo di essere un
incredibile show man che riesce sempre a trovare un’empatia col pubblico che è straordinaria”