Il quotidiano ‘La Repubblica’ lo ha definito “Un grande talento italiano del nuovo cinema che espatria la
propria arte in giro per l’Italia e nel mondo con tanti riconoscimenti e premi, scalando la popolarità
mediatica”, mentre la testata ‘Open Journalist’ e “Fatti Italiani.it “lo ha inserito nella lista TOP TEN dei 10
migliori sceneggiatori nel mondo. Ecco chi è l’autore, sceneggiatore e regista italiano Giuseppe Cossentino,
che abbiamo l’opportunità di presentarvi con questa intervista esclusiva in occasione dei 12 anni di
“Passioni Senza fine”, primo radiodramma italiano sul web, in formato soap opera che ha rivoluzionato il
modo di fare fiction in Italia. Cossentino è il pioniere di un genere nuovo, innovativo che dal 2011 lo ha fatto
diventare un’eccellenza italiana nel suo settore, tanto che è detentore di tanti premi mondiali, tra i quali
l’Oscar italiano del web.
Quando hai iniziato ti saresti mai aspettato una longevità del genere, diversi premi e vip come ospiti?
Devo essere sincero, l’obbiettivo primario era quello di diventare longevi, tanto che “Passioni Senza fine”,
come spesso ho dichiarato, è la risposta italiana web a “Sentieri” la madre di tutte le soap e i generi di
serialità. Certo all’inizio è stato un po’ un salto nel buio. Però, col tempo i risultati e il pubblico ci hanno
premiato. Sì negli anni il radiodramma ha avuto diversi premi, tra cui diversi Oscar del web, come miglior
web soap e miglior sceneggiatura drammatica a livello internazionale, senza contare le tante nominations
come miglior cast, miglior regia, migliori attori protagonisti e non protagonisti, miglior idea creativa. In
effetti di vip ne sono passati tanti dai nostri microfoni, Lorenzo Patanè, Emanuela Tittocchia, Maria Rosaria
Virgili, Marco Cassini, Aldo Failla, Ivan Boragine, Anna Calemme, Guia Jelo, Fabio Mazzari, Noemi Gherrero,
Patrizio Pelizzi, Nunzio Bellino, Massimo Ferroni D’Andrea, Giovanni Caso, Fabio Massimo Bonini, Antonio
Buonanno per non parlare dei diversi attori internazionali e i tanti professionisti dal mondo del teatro e del
doppiaggio. Una gran bella soddisfazione e prestigio per il prodotto.
Ma come è nato questo tuo progetto?
Questo progetto è nato dalla voglia di recuperare il radiodramma (dimenticato da tante radio), un qualcosa di retrò e di reinventarlo in forma ancora più originale, utilizzando il web come mezzo di diffusione invece della radio tradizionale. Ho voluto unire tradizione e innovazione, connubio perfetto. Ricordo che scrissi la sceneggiatura in sole 10 puntate. Oggi abbiamo all’attivo centinaia di puntate. Una storia ambientata nella mia Napoli, però quella ricca, altolocata, due famiglie di industriali farmaceutici a confronto, De Santis e Marasco, una grande saga famigliare, le loro rivalità, amori, odi e passioni più sfrenate, il tutto condito da una lunga storia d’amore e da diversi temi a carattere sociale, dallo stupro alla pedofilia, dalla prostituzione alla violenza domestica, dall’omofobia al terrorismo. Insomma, cerco attraverso le mie sceneggiature di raccontare la vita di tutti i giorni. Una fabbrica di sogni ed emozioni come mi piace chiamarla. Ed io come un artigiano della parola, confeziono copione dopo copione delle singole sceneggiature di puntata che vengono consegnate agli attori e doppiatori che operano nelle home studio adibite al doppiaggio.
Perché il radiodramma che tu hai creato piace così tanto al pubblico del web? Secondo te quali sono gli elementi vincenti?
L’elemento vincente è sicuramente il fatto che permette al pubblico di viaggiare e fantasticare trattandosi di un prodotto di intrattenimento senza immagini e fatto con la sole voci, rumori e sottofondi musicali. Sicuramente la qualità delle storie e la bravura di tutti attori e doppiatori, in questo caso chiamate “voci” che si sono alternate in questi anni ed hanno supportato il progetto con grande dedizione e professionalità.