ROBERTO CHEVALIER, LA VOCE DEI GRANDI NON SI FERMA MAI

L’attore e doppiatore Roberto Chevalier, di recente, ha ricevuto il Premio Cinema Anni D’Oro,  per Giovani mariti, il suo film d’esordio. Un riconoscimento che gli ha portato una grossa emozione.

E’ un premio che è stato istituito da Carlotta Bolognini, in onore dello zio e regista Mauro Bolognini. Non a caso, vengono premiati tutti gli attori che hanno lavorato nei suoi film. Giovani mariti è il mio esordio in carriera. Anche se ero piccolo, ricordo ancora  la grande signorilità e gentilezza di Bolognini verso tutti gli attori. Ho davvero tanti ricordi di quel set”.

Nel curriculum d’attore di Chevalier ci sono tante pellicole che meritano di essere ricordate: da Amore mio non farmi male, dove ero protagonista insieme a Leonora Fani, Walter Chiari, Luciano Salce, Macha Meril passando per David Copperfield e tutti gli altri sceneggiati che ha fatto e fino ad arrivare, nel 2018, a Il confine di Carlo Carlei o alla fiction Padre Pio al fianco di Sergio Castellitto. Come doppiatore, Roberto aspetta con ansia l’uscita nelle sale di un film cult.

Nei mesi scorsi ho doppiato Top Gun 2, dove sarò nuovamente la voce di Tom Cruise, e stiamo tutti aspettando che esca nelle sale. Come dialoghista, devo fare invece i dialoghi della seconda stagione di Space Force, prodotto di Netflix con Steve Carell”.

Tra le ultime direzioni di doppiaggio curante da Chevalier c’è quella di Grand hotel – Intrighi e passioni, fiction andata in onda su Canale 5 con discreto successo. Nei prossimi mesi arriverà, sempre su Mediaset, la terza stagione.

Ritengo che Grand Hotel sia un bel prodotto. Ha una storia che è stata curata, davvero, nei minimi dettagli. Gli attori sono stati tutti bravissimi”.

Tra gli attori doppiati da Roberto Chevalier ci sono Michael Keaton, Andy Garcia, Tom Cruise, Tom Hanks, Dennis Quaid e tanti altri. Un mondo, quello del doppiaggio, a cui si è avvicinato fin da bambino, visto che alcuni registi si erano accorti della sua bravura e, di conseguenza, lo hanno presentato in altri lavori con il passaparola. Una professione che l’ha portato a vincere anche dei Nastri d’Argento, anche se l’uomo ha ben chiaro che cosa sia davvero il maggior indice di successo.

Dal mio punto di vista, il premio migliore è il riconoscimento del pubblico, che mi ama, mi segue e mi stima. Se c’è questo, c’è tutto”.