Ale Anguissola torna con il nuovo disco “RIO”. Un nuovo interessante viaggio musicale.

Ale Anguissola torna con il nuovo disco “RIO”. Un nuovo interessante viaggio musicale.


“Il disco RIO è stato arrangiato da diversi produttori artistici nel biennio 2021/2022: Danilo Ballo, già


arrangiatore dei Pooh, detiene la parte del leone con 6 brani, seguito da Emiliano Bassi (Ermal Meta,


Tiromancino) con 5 e Gigi De Rienzo (Pino Daniele). All’interno di questo viaggio musicale si possono


trovare influenze brasiliane, pop e dancefloor oltre che qualche nota funky del tatuatore e di rendez-vous”.


Tanti arrangiatori con influenze e gusti diversi.


“Tutte le musiche sono state scritte da me, mentre i testi in alcuni casi da solo, in altri con Stefano Viali. La


scelta di avere così tanti arrangiatori con gusti e influenze così diverse, risponde alla mia natura di essere un


viaggiatore”
Una formazione poliedrica, contaminata da tante culture che sono alla base di “RIO”.


“Ho studiato negli States, ho lavorato in Brasile, sono stato sedotto dai cantautori italiani e dalla musica


napoletana. Rio, dicevo, è il viaggio: come un viaggio richiede Coraggio e Gioia, una meta (Rio de Janeiro) e


un ritmo (la bossa di non basta e di scherzi), incontri (rendez-vous e i tuoi occhi), amori e segreti.”


Tantissimi pezzi nel quale c’è un po’ dell’artista. Spesso si finisce per affezionarsi a qualcuno in


particolare.
“Non esiste un pezzo cui sono più affezionato, ma quando capita che in macchina riascoltandoli tutti mi


capita di alzare il volume, ecco che sono realizzato. A volte gli standard cui siamo costretti ad attenerci per


essere più commerciali, vengono stravolti dal concept dell’intolleranza, la mia, agli schemi”.


Rio è anche un volersi porre controcorrente.


“Non è una ribellione fine a sè stessa e neppure una scelta di corrente: è invece la volontà di mettere in


gioco tutte il buongusto possibile per la ‘canzone’.


Quando si parla di tanti generi diversi e tante mescolanze diverse, viene automatico parlare di ispiratori.


“I musicisti che hanno influenzato di più in questo viaggio me e i miei arrangiatori sono Tiromancino,


Jackson, Prince, Spandau Ballet, Bee Gees, Raf e Baglioni. Anche se nel mio cuore c’è sempre Tom Jobim,


Lucio Battisti e Pino Daniele”.


Nei brani di Anguissola anche una precisa volontà nei testi scelti.


“Dal punto di vista dei testi, devo riconoscere a Stefano Viali un’identità ben precisa, fatta di citazioni nobili


alla poesia italiana accompagnata da spunti assolutamente originali di linguaggio e di immagini. È chiaro


che il punto di vista è quello di un uomo che trae spunto dal proprio vissuto e dalla vita di tutti i giorni per


raccontare il suo mondo senza rinunciare al divertimento di essere un funambolo del vocabolario”.